Page 6 - Terremoto Friuli_76
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allarmistiche   diffuse   tramite     i

                                                                          radioamatori  e  le  radio  private”.  Nella
                                                                          notte  Claudio  Urti  (i3URT)  e  Romano
                                                                          Sacchetti (i3SDC), dipendenti della Polizia
                                                                          di  Stato,   contattano  la  Prefettura
                                                                          offrendo  la  disponibilità    di  uomini  e
                                                                          mezzi  per  garantire  un  servizio  di
                                                                          telecomunicazioni con le zone colpite, ma
                                                                          l’offerta  venne  respinta  perché  “non
                                                                          ritenuta  necessaria”.  Un’analoga  risposta
                                                                          viene  data  dal  Distretto  Militare  con  le
                                                                          stesse   motivazioni.   Una   maggiore
                                                                          attenzione  alle  informazioni  di  prima
                                                                          mano fornite dai radioamatori è prestata
                                                                          invece  dal  comparto  sanitario  cittadino
                                                                          che, messo al corrente della gravità della
                                                                          situazione,  si  attiva  per  essere  pronto

                                                                          all’emergenza.
                                                              Solo all’alba la devastazione prodotta da sisma assume
        Questa  esperienza  mi  ha  aiutato  ad  affrontare  altre
        emergenze    nel  passare  degli  anni  sempre  come   le sue reali proporzioni. Dopo una giornata di ascolto
        volontario  dell’ARI-RE    Trieste  nelle  emergenze  che   alla radio, in silenzio per non intralciare le operazioni
                                                              di  soccorso  e  consapevole  ormai  che  erano  proprio  le
        purtroppo si sono succedute nel corso degli anni.
                                                              comunicazioni,  il  vero  anello  debole  dei  soccorsi,
        40 anni sono passati….. 40 che non dimentico.         decido in serata, con Claudio Vascotto (i3VSC) ed Elio
                                                              Fior (i3FBS) di partire per il Friuli. Certo la decisione
                                                              fu  forse  affrettata,  ma  la  sensazione  di  stare  con  le
                                                              mani  in  mano  con  tutto  quello  che  stava  succedendo
                                                              era divenuta insopportabile. In Friuli ci coglie la notte,
                                                              così buia da creare angoscia e un silenzio irreale tra la
                                                              polvere diffusa ancora nell’aria, poi delle luci: una fila
                                                              di camion militari fermi a bordo strada e la conferma
                                                              alle nostre preoccupazioni. Sono in contatto radio con
                                                              Roma,  ma  a  quell’ora,  sulla  frequenza  che  utilizzano
                                                              (l’unica  disponibile  sulla  vetusta  apparecchiatura
                                                              militare)  non  sono  in  grado  di  comunicare  con  Udine
                                                              per  ricevere  istruzioni  sul  modo  di  raggiungere  la
                                                              località  di  destinazione.  Stupefatti  assistono  alla
                                                              dimostrazione  di  efficienza  delle  nostre  “piccole
                                                              radio” che ci consentono (in collegamento costante con
                                                              la Prefettura di Udine), la scelta di percorsi alternativi
                                                              per evitare i centri abitati con le murature pericolanti
                                                              e un preciso arrivo a destinazione. Sbrigato un po’ di
        (Certificato ARRL di i3LNQ, oggi IV3LNQ)
                                                              traffico tra
                         Luigi iv3lnq ARI sezione di Trieste
                                                              Artegna e Buia ci accampiamo presso il centro sportivo
                                          ... uno dei tanti.   di quest’ultima località.
                                                              Sabato 8 decidiamo di rientrare a Trieste, dove Giorgio
                                                              Giro  (i3BMV)  sta  organizzando  un  servizio  di
             i3RSY Fulvio, oggi  IV3AOL aprile 2016
                                                              collegamento tra l’Ospedale infantile Burlo Garofolo e
             6 Maggio 1976 - Ricordi -                        l’equipe  medica  che  opera  a  Gemona.È  allestita  a
        Q                                                     CER  in  80  metri  e  tre  stazioni  VHF  per  operare  sui
                                                              questo scopo in ospedale una postazione HF per la rete
               uel  6  maggio,  rientrato  a  casa  dopo  la  forte
               scossa  mi  metto  subito  in  ascolto  sui  ponti
                                                              ponti. Dalla fitta serie di messaggi, inviati e ricevuti,
               radio in VHF per cercare di capire quale fosse
               l’epicentro  del  sisma.  Pochi  minuti  sono   appare  ormai  evidente  che  sono  proprio  Gemona  e  i
                                                              suoi centri minori, le località in cui il nostro servizio è
        sufficienti per capire che la zona più colpita è il Friuli,   ancora  necessario  e  quindi,  su  richiesta  dello  stesso
        viste  le  testimonianze  che  provengono  da  quell’area.   Centro  di  Coordinamento  di  Gemona,  decido  con  Elio
        Le  prime  notizie  trasmesse  dai  mezzi  pubblici   Fior (i3FBS) di ripartire per quella destinazione.
        d’informazione  (radio  e  TV)  non  potevano  certo  dare
        un quadro preciso dell’accaduto, ma quello che sentivo   Martedì  11,  dopo  un  viaggio  in  treno  e  a  piedi,
        sul  mio  apparato  -  in  diretta  –attraverso  il   raggiungiamo il Centro Medico che diverrà poi il Centro
        ponteripetitoreR6, con le vive testimonianze di i3CQX   Operativo  Sanitario  di  Gemona  e  ci  mettiamo  a
        e  di  i3SAX,cominciavano  pian  piano  a  delineare  una   disposizione. Dieci intense giornate trascorse per lo più
        situazione  che  assumeva  i  contorni  di  una  vera  e   alla  radio,  ma  anche  per  soddisfare  richieste  di  ogni
        propria  tragedia.  Poi  le  conferme,  morti,  feriti,   genere  provenienti  dalle  autorità  comunali  e  dal
        persone ancora vive sotto le macerie e il fastidio per   settore sanitario che in noi trovavano un vero punto di
        quel  commento  più  che  inopportuno  udito  in  un   riferimento.  Di  quei  giorni  ricordo  la  preoccupazione
        notiziario  RAI  in  cui  si  “smentivano  le  voci   diffusa  per  una  possibile  epidemia  di  Tifo,  cui
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